Dall’intervista con WeWealth- Link all’articolo originale
Fabio Pizzocheri, private banker: sfruttando i vantaggi di queste due soluzioni giuridiche è possibile confezionare una soluzione su misura che tenga conto delle esigenze del richiedente e nell’ottica di una gestione olistica e dinamica del patrimonio
Holding e Trust sono due soluzioni giuridiche molto utili a disposizione per gli imprenditori e i professionisti
Un vantaggio, tra i tanti, delle Holding è sicuramente quello fiscale
Il Trust è un istituto estremamente flessibile, una cassaforte giuridica di gestione dove si possono ad esempio conferire liquidità, opere d’arte, immobili, investimenti finanziari.
Ottimizzare la propria posizione fiscale, favorire il passaggio generazionale, ma anche tutelare i beni da terzi sono alcune delle esigenze sempre più sentite dagli imprenditori italiani che hanno a disposizione due strumenti giuridici come la Holding e il Trust per realizzarle.
I vantaggi di scegliere la Holding
La Holding è una società che detiene partecipazioni di controllo e/o collegamento in altre società, può essere costituita come società di persone o di capitali e effettivamente può essere uno strumento di ottimizzazione del patrimonio. Un vantaggio, tra i tanti, è sicuramente quello fiscale, soprattutto quando pensiamo alla posizione fiscale di tanti imprenditori italiani.
“Scegliendo la Holding, l’imprenditore può soddisfare varie esigenze: dalla tutela del patrimonio aziendale, alla gestione dividendi, al passaggio generazionale, la Holding può anche essere usata per il patrimonio familiare dell’imprenditore, inclusi gli investimenti finanziari” sottolinea Fabio Pizzocheri, private banker di Sanpaolo Invest.
“Quando un cliente viene da me, la prima domanda che gli pongo è di raccontarmi la sua situazione personale, non solo quella economica e finanziaria, capire le esigenze individuali nel dettaglio e nell’insieme permette di fornire una soluzione con gli strumenti più adatti per la sua situazione”.
Tutta la flessibilità del Trust
E di strumenti ne esistono tanti, uno che tante volte non viene considerato è quello del Trust, tanto usato negli ordinamenti di Common Law.
“È un istituto estremamente flessibile, una cassaforte giuridica di gestione dove si possono conferire liquidità, opere d’arte, immobili, investimenti finanziari, può essere istituito per un’ampia pluralità di finalità, ad esempio quella successoria, famigliare, protettiva di un soggetto ma anche per finalità di pubblico interesse, come ad esempio per una charity” aggiunge Pizzocheri.
Attraverso il Trust, il disponente, ovvero colui che affida il patrimonio in trust, ha la possibilità di segregare il proprio patrimonio, proteggendolo da aggressioni di terzi.
Nel trust infatti, il patrimonio è escluso dal rischio di escussione da parte dei creditori del disponente, del trustee (che persegue lo scopo del Trust) o del beneficiario (colui che beneficia del Trust).
“Il Trust molto spesso può essere usato in combinazione con la Holding sfruttando i vantaggi di entrambi. È possibile confezionare una soluzione su misura che tenga conto delle esigenze del richiedente e assolutamente nell’ottica di una gestione olistica e dinamica del patrimonio, cosa che permette di evitare brutte sorprese oggi e domani” conclude Pizzocheri.